Tre Valli Varesine, l’esclusione dalle UCI ProSeries 2020 non va giù a Renzo Oldani: “Sono pronto a spendermi in ogni sede perché si possa cambiare decisione”
Al momento della pubblicazione dei calendari 2020 avvenuta due giorni fa, una delle sorprese maggiori è stata l’assenza della Tre Valli Varesine dal nuovo circuito ProSeries. La classica italiana, svoltasi martedì 8 ottobre e che ha visto trionfare Primoz Roglic, si è infatti ritrovata declassata a gara 1.1, con tutte le conseguenze che ne derivano, soprattutto in termini di partecipazione dei grandi team (e dunque anche dei grandi campioni), visto che nelle gare classificate .1 solo metà delle squadre invitate può essere una formazione World Tour. Una decisione che ovviamente non ha fatto piacere a Renzo Oldani, presidente della Società Ciclistica Alfredo Binda che organizza ogni anno la corsa, come riportato da VareseNews, che ne riferisce le parole.
“Venerdì scorso l’UCI ci ha comunicato l’ingresso della Tre Valli nel circuito ProSeries mentre ieri ci siamo trovati esclusi – esordisce Oldani – Da parte nostra doveva partire un’ulteriore risposta positiva che abbiamo invece inviato al termine della Tre Valli, ma non si può dire che l’UCI brilli in quanto a rispetto delle tempistiche. Quattro anni fa versammo 10mila franchi svizzeri per richiedere di entrare nel World Tour e non abbiamo ancora avuto risposta, tanto per dire”.
Il patron della corsa esclude che l’errore di percorso avvenuto durante la gara l’altro giorno abbia portato l’UCI a cambiare idea: “Di quell’errore voglio riparlare, ma prima dico che no, non può essere così: il rapporto sulla gara non è ancora stato fatto all’UCI e anche se fosse, non si può ridurre un secolo di storia a uno sbaglio. Cose del genere sono accadute anche nelle gare più importanti al mondo: dai passaggi a livello chiusi davanti a corridori in fuga, ai gonfiabili crollati sul gruppo di passaggio, dagli errori di percorso di ogni tipo fino ad atleti arrotati dalle auto al seguito e finiti nel filo spinato. Se il criterio fosse quello di declassare gare a ogni pié sospinto, oggi non ci sarebbe più il ciclismo“.
Il presidente della “Binda” non sa dunque spiegare il perché di questa esclusione: “Non so cosa dire: so solo che la Tre Valli ogni anno schiera al via un numero superiore di squadre importanti e di campioni famosi: non comprenderla nelle Pro Series è assurdo. Ho già parlato con il presidente federale Di Rocco e sono pronto a spendermi in ogni sede perché si possa cambiare decisione: secondo lo stesso Di Rocco i margini ci sono. Se però non ci riuscirò, io non ho intenzione di organizzare la prossima Tre Valli. Lo sforzo è incredibile, stressante, totalizzante: lo si fa volentieri per avere una grande gara. Se così non fosse, io potrei anche farmi da parte“.
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